Un'avventura dai tanti precedenti arzigogolatasi fra cinque continenti e due secoli, piena di cazzate e tentativi di redenzione, di grandi gesta subito seguite da gesta meschine, insomma l'intero spettro spazio tempo dell'esistenza individuale racchiuso in periodi troppo lunghi e segni tremolanti dai colori sbiaditi.
"ne vale la pena" dicono i critici (per brevita' ometto il punto interrogativo).
Evvai, dai, seguimi se osi nel cammino verso un fumetto meno cazzaro di quelli che leggi di solito!
Non sapevo bene che farci a 11 anni, ma sentivo dentro una continua sensazione, una spinta a cercare di assorbire e collegarmi a quello che mi stava attorno, una voglia fortissima di connessione che non riuscivo ad esplorare con le parole o le azioni, che mi spaventavano per la loro immediatezza e velocita'.
Cosi' come sentivo la mia mente incapace di muoversi velocemente quando facevo finta di saltare i paletti autostradali (vedi vignetta di un po' di giorni fa), la sentivo troppo lenta e impacciata per le conversazioni e le gesta in tempo reale, in sincronia con quelle degli altri.