Un'avventura dai tanti precedenti arzigogolatasi fra cinque continenti e due secoli, piena di cazzate e tentativi di redenzione, di grandi gesta subito seguite da gesta meschine, insomma l'intero spettro spazio tempo dell'esistenza individuale racchiuso in periodi troppo lunghi e segni tremolanti dai colori sbiaditi.
"ne vale la pena" dicono i critici (per brevita' ometto il punto interrogativo).
Evvai, dai, seguimi se osi nel cammino verso un fumetto meno cazzaro di quelli che leggi di solito!
Una cosa difficile da esprimere visivamente e' la totale mancanza di dramma dentro di me nel momento in cui mia madre mi rivelo' la ragione per cui mi aveva mandato in esilio in montagna tutte quelle settimane. Quando mi abbraccio' piangendo io, ovviamente ignorante ad otto anni del mondo e dei suoi rischi e dinamiche, non capii proprio il perche' di tanta emozione. Mia sorella era andata a farsi un giro, buon per lei!